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Con due addetti nel reparto grafico, due nella direzione e gestione amministrativa, e due collaboratori esterni, la Tipografia Marioni sta procedendo lungo il sentiero tracciato dai decreti che si sono inseguiti in questo mese.

Tra i clienti della Tipografia figurano privati, imprese e associazioni di ogni tipo per i quali l’azienda stampa brochure, menù, avvisi, cataloghi, locandine, calendari, poster di grande formato e molto altro. In questo periodo, come molte altre realtà, anche la tipografia ha subito gli effetti del coronavirus, ma è proprio ”nel mezzo delle difficoltà che nascono le opportunità”.

«Nonostante il codice Ateco lo permettesse, abbiamo deciso di chiudere l’attività per questo periodo ad eccezione di alcune urgenze dei nostri clienti. Non sapendo quando potremo riaprire, o riprendere la piena attività, abbiamo scelto di adottare le misure più idonee per la tutela dei nostri dipendenti, sia dal punto di vista sanitario, sia per garantire loro uno stipendio.», spiega Elisa Stella, che, assieme alla madre Giulia, cura il coordinamento dell’azienda.

Nonostante lo stop del reparto produttivo, ci tiene a precisare “la parte amministrativa non si è mai fermata: oltre a fornire preventivi e consulenze legate al mondo tipografico, stiamo impiegando le nostre energie per riorganizzare alcuni settori per prepararci al meglio all’apertura”.

Approfittare del fermo macchina per la riorganizzazione, pensare a nuove opportunità di business e a nuovi progetti è il proposito di questa piccola azienda che vuole a tutti i costi trarre elementi di positività dall’emergenza e dalla crisi che viviamo. «La nostra esperienza – conclude infatti Elisa – ci insegna che i momenti di crisi vanno affrontati con saggezza e presi come spazio per la riflessione e la riorganizzazione del lavoro».